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La Vostra prima visita psichiatrica?

Buonasera a tutti, domani sera prima visita psichiatrica. Sicuramente la diagnosi non sarà immediata. Colgo l'occasione per chiedervi come il Vostro Analista sia riuscito ad effettuare diagnosi; alcuni sostengono che quest'ultimo tramite la somministrazione di test dal vivo possa già farsi un'idea anche sulla base del linguaggio non verbale.
Soprattutto, qualcuno di voi è andato, da adulto, con le idee chiare e ha ricevuto conferma di Aspie anche dopo più sedute.
Soprattutto, qualcuno di voi è andato, da adulto, con le idee chiare e ha ricevuto conferma di Aspie anche dopo più sedute.
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Commenti
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Il mio problema principale era di non "saper fare amicizia" e, come sempre, la diagnosi è stata "fobia sociale". Nel casi degli psichiatri mi fu prescritta pure la terapia con antidepressivi e ansiolitici.
Io, però, ho sempre saputo di non aver paura degli altri, ma di non avere le istruzioni per comportami con gli altri.
Soltanto ripescando dal passato i miei comportamenti da bambino, l'autismo (prima l'Asperger) è stata la soluzione, poi confermata da uno psicologo esperto di Asperger.
Non è che non VOLESSI fare amicizia, non sapevo COME fare amicizia.
Ripensandoci quei mesi di sedute settimanali (anche a €100 l'una) sono state, oltre che inutili, anche dannose.
Adesso conosco me stesso e riesco a comportarmi "normalmente", ma soprattutto non soffro più di ansia.
Per mia esperienza gli psicologi non sono utili. Non serve a niente parlare per 50 minuti la settimana per capire una situazione che perdura da tutta una vita. Per non parlare dei libri di psicologia che ho letto: adesso li considero solo delle "boiate".
Pagare tutti quei soldi per sentirmi dire "prova a fare un corso di ballo", "devi sforzarti di più". No, così non va.
È stato come andare dal meccanico per riparare un'auto danneggiata, pagare un mucchio di soldi e sentirmi dire dal meccanico "Hai provato a girare la chiave? Forse funziona"
Capisco il desiderio di dare un nome, ma in realtà si va da uno psicologo perché faccia da guida. Non risolve i problemi, quello lo deve fare il paziente.
Ho sentito una volta una donna raccontare la sua esperienza con la sua terapeuta, che l'ha aiutata ad uscire da un profondo buio e metaforicamente raccontava l'esperienza così.
"io (paziente) ho la mappa del mio labirinto e lei (terapeuta) a luce"
Un buon terapeuta non fa il passo al posto del paziente. Alla fine è sempre il paziente che sceglie in che direzione andare, il terapeuta contiene e stimola e va sulle montagne russe della psiche del paziente con il paziente
Se invece si cerca solo un responso il viaggio alla scoperta di sé stessi rischia di fermarsi prima di cominciare.
E non si avrà mai la libertà di dire appieno : "io sono"
Edit: concordo con @Fabio78 sentirsi dire "prova un corso di ballo" o devi sforzarti di più"... Non va!
Quello va bene se chiedi consiglio a novella 2000
Ovviamente il contenuto del tuo post e le opinioni che hai espresso, citando testualmente i diversi professionisti, può avere conseguenze e saprai bene che te ne assumi interamente la responsabilità, scrivendo in un forum in una sezione pubblica.
P.S.: anche nel SSN i professionisti sono pagati. Con le tasse di tutti.