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Cosa pensate del femminicidio?

Ormai si parla spesso del femminicidio, hanno riportato 133 donne uccise nell'anno 2020 a fronte di 212 uomini uccisi. Dati ISTAT.
Secondo me è il solito gossip dei giornali.
Il termine è omicidio ed è quando si uccide un essere umano, che prevede il massimo della pena, ovvero ergastolo.
Su si uccide una femmina, cosa fanno, ti danno 10 anni di più all'ergastolo? O 10 anni di meno?
Poi bisogna introdurre il maschicidio, in questo caso ti danno 10 anni di più o 10 anni di meno?
Il femminicio in pratica dovrebbe essere quando si uccide una femmina in quanto femmina. Quindi per le donne l'omicidio non esiste più? Quale sarebbe la pena per il femminicidio quando l'omicidio prevede l'ergastolo?
Secondo me la cosa è insensata.
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Commenti
Questo vale in caso di omicidio, sempre.
Poi è soprattutto una questione che fa riferimento a una situazione culturale. Tieni conto che fino a non molti anni fa il femminicidio per questioni d'onore non era proprio equiparato ad un omicidio.
Per cui se facevi fuori la moglie appellandoti al "delitto d'onore" (anche se la moglie non aveva tradito e non c'erano prove concrete) non era equiparato ad un delitto.
Quindi si parla di femminicidio come se valesse di più di un omicidio di un altro essere umano per scalzare culturalmente questa visione.
C'è un vecchio film in bianco e nero che parla proprio di questo, credo sia con una giovanissima Claudia Cardinale.
Edit: si tratta di Stefania Sandrelli. Il film è "divorzio all'italiana" del 1961.
Il delitto d'onore è stato abrogato nel 1981
indifferentemente da un uomo o da una donna: la norma, infatti, non
attribuisce esplicitamente l’esclusiva di tale reato al sesso forte."
Vent'anni fa una persona a me molto vicina è stata vittima di quello che ora si chiama stalking* e solo per pura fortuna non è stata uccisa dal suo ex, che "l'ama tanto, poverino".
Essendoci passata da vicino, vi assicuro che vent'anni fa era normale che:
- (Giudice) ritiri denuncia per lesioni, (dito rotto in aggressione fatta passare da lui per lite amorosa, dopo due lesionate) ora ha capito, non vorrà rovinarlo a vita? .... Dopo una settimana di nuovo all'ospedale...
- medici/polizia che nel giro di un mese si vedono arrivare la stessa persona per le dita di cui sopra e trovano normale "ah ma vuol far denuncia?"
-medici che danno un giorno in meno di prognosi per evitare la denuncia d'ufficio.
- eh ma se la segue cosa ci possiamo fare, lo abbiamo convocato e parlato, non si rassegna poverino (???), ne avete riparlato? ( !!! Dopo dieci mesi???)
E potrei andarci avanti ancora, non sono inventate, sono risposte reali, ma almeno non avete mai sentito il tono e l'espressione con le quali venivano a volte dette, da desiderare il freddo distacco burocratico.
Non avete (spero per voi) idea dell'indifferenza da parte delle istituzioni, perché le lesioni non venivano prese in considerazione e tutto veniva derubricato a forte struggimento d'amore spezzato....anche dopo mesi!
Non eravamo sfigati ad aver trovato il singolo insensibile, ma era "normale", al limite era fortuna trovare uno attento a non sminuire troppo.
E sopratutto all'inizio non c'era piena consapevolezza che no, sono sbagliati loro, non noi! poi si, lo capisci e provi rabbia ed impotenza.
Non era come oggi che se arrivi con una lesione sospetta ti ritrovi praticamente la polizia in borghese in stanza e la devi pure convincere che è stato un incidente (successo ad una collega, caduta, realmente, dalle scale, all'inizio non capiva tutte le domande, poi ha realizzato e ringraziato per l'attenzione).
Quanti "poverino è ancora innamorato" hanno detto e abbiamo sentito, ma mai (mai, giuro, mai) un "poverina, ma sta qui a trent'anni e passa, deve far venire suo padre a prenderla/portarla in palestra e al lavoro, se non è con amiche, perché altrimenti sto qui la segue e strattona di brutto".
Solo il caso ha voluto che quando stava per andare oltre sia passata una coppia che l'ha fermato e al pronto soccorso c'era in servizio il fratello di lei, poliziotto, che ha iniziato a capire e a persuadere colleghi e superiori che c'era un problema grave, fino ad arrivare ad un pezzo grosso, che poi è intervenuto e seguito la situazione direttamente (ma che fatica arrivare in alto! ...parole sue...).
Per altro la restrizione ottenuta all'epoca era praticamente nulla (breve allontanamento, una settimana), appena è rientrato è ritornato alla carica più carico di prima, per fortuna un parente di lui ha realmente e finalmente capito la situazione ed è intervenuto di brutto.
Tutto sto pistolotto per dire che si, il termine serve per inquadrare un problema ed evitare che succeda quanto successo vent'anni fa.
Perché se il reato di lesione ha l'attenuante nell' "amore", bisogna inventarsi qualcosa perché l' "amore" diventi un' aggravante in una lesione, violenza, omicidio.
A scanso di equivoci, pur non essendo giurista mi ero un po' letta la legge e da quel che ho visto la legge tutela tutte le vittime a prescindere dal sesso, infatti più che legge sul femminicidio io preferisco (e penso sia corretto) usare legge sulla violenza di genere (ma è lungo da scrivere...).
Si parla di femminicidio e relativa legge, perché è nata sulla scia del riconoscimento di un problema esistente, ma se un uomo denuncia, la legge è uguale.
Quando gli uomini potranno iniziare a denunciare "serenamente" le violenze subite ? Secondo me quando cambierà un po' la mentalità del cavolo alla base del problema femminicidio: finché la società avalla ed ha avallato con i vari "poverino" la prevaricazione, difficilmente un uomo che viene visto in questa mentalità distorta come parte forte, avrà la "serenità" di denunciare di essere vittima.
Un bravo a chi è arrivato a leggere fin qui.
Ciao.
*all'epoca il termine non esisteva, quando è comparso e mia nonna ha chiesto che fosse lo "stochin" è bastato dirle che era quello successo a X, risposta "potevano pensarci prima".
Una aggravante che nasce da motivazioni culturali non porta come logica conseguenza una scala di valori dei soggetti coinvolti ed esclusi: è circostanza aggravante il delitto su minore, ma in questo caso esempio non è il valore delle vite ad essere messo sul piatto della bilancia, è lo squilibrio di potere e di possibilità di reazione.
Tuttavia era di solito il maschio ad agire. "La donna... Puttana è!"
L'uomo invece.. Cacciatore! Come dire che non può fare a meno di essere sedotto...poverino non è colpa sua. Va scusato... Tollerato
Oggi questo tipo di visione non c'è più, ci suona arcaica, ma si è modificata centrandosi sul "possesso" dell'altro. Che è sempre un problema, anzi credo che rientri in una patologia, e si manifesta nelle relazioni indipendentemente dal sesso... Anche tra genitori e figli.
Ma nel caso dell'uomo che detiene il possesso della donna le radici di questo affondano molto indietro nei secoli, quindi si lega in qualche modo all'onore ferito.
Questo succede sempre quando vi sono persone (il genere sessuale non c'entra) soggiogate che poi hanno l'occasione di rivalersi su un altro che in quel momento non può ribellarsi. È il nucleo del bullo e ben conoscevano questa dinamica i nazisti che sceglievano i kapo con occhio clinico.
È questa altalena di rivendicazioni di "valore" che va spezzata.
Mia madre, per aver tanto patito soverchierie maschili, ha abbracciato un femminismo sfegatato non perdendo mai occasione di dimostrare quanto le donne fossero migliori, più in gamba, meglio organizzate, più indipendenti... Ecc.. Ecc. Mio padre ovviamente ne partiva e cominciava un'altalena distruttiva per tutti.
Le ferite narcisistiche quando sono troppo profonde poi sfociano in retorica dell'identità, anche identità del genere sessuale
@Alex1919, l’essere vittima non autorizza a diventare carnefice.
Per questo è bene parlare delle violenze domestiche e delle loro dinamiche che siano fisiche o psicologiche per riconoscere il problema e denunciare nei casi di legge o allontanarsi da queste persone in quanto “tossiche”.
Non è che perché io sono gelosa e il mio compagno ci marcia per soddisfare il suo ego o per mera superficialità, allora posso farlo fuori/pestare perché gli
voglio così bene che non posso tollerare che veda delle amiche: se io sono gelosa e lui ci marcia per il suo ego o superficialità, non è un rapporto sano, quindi ci si allontana da questo rapporto, non si alimenta con altra violenza.