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I genitori sbagliati...

Oggi sto ripensando al primo bambino con disturbo dello spettro autistico che ho conosciuto nella mia vita.
Ero studentessa all'ultimo anno di medicina e frequentavo l'ambulatorio di neuropsichiatria infantile, facevamo le "prime visite".
Entrano prima i genitori: una coppia di insegnanti di educazione tecnica tutti palestrati, lei in tiro come se dovesse sfilare sul red carpet.
Il padre ci spiega che il bambino sì, è intelligente, ma ha qualcosa che non va: intanto ha degli aspetti ossessivi, per cui quando cerca di insegnargli a giocare a basket non combina niente perchè non vuole calpestare le righe bianche per terra, poi non socializza con gli altri coetanei, e poi udite udite fa domande assurde, ad esempio l'altra mattina lo ha svegliato chiedendogli che differenza c'è fra la luna, le stelle e i pianeti: cosa vuole che ne sappia lui alle 8 del sabato mattina di che differenza c'è????
Dopo questa breve introduzione, entra il bambino: un mingherlino quattrocchi impacciato, che dopo essersi "sciolto" un pò mi ha fatto vedere di essere capace di fare a memoria moltiplicazioni di numeri a 4 cifre in pochi secondi (aveva 7 anni) e mi ha illustrato alcuni aspetti sui dinosauri...
Non so dirvi come si concluse l'iter diagnostico, credo fosse chiaramente un asperger gifted.
Avessi potuto, me lo sarei portato a casa perchè mi dispiaceva da matti per lui essere capitato proprio come figlio di due non intelligentissimi insegnanti di ginnastica col culto dell'apparire...
Volevo chiedervi: quanto conta per un bimbo con Asperger avere la fortuna di dei genitori che possano capirlo?? Qual'è stata la vostra esperienza??
La concludo con una domanda forse provocatoria: a volte non pensate che i NT siano meno empatici di quanto credono, in quanto totalmente incapaci di calarsi nei panni di chi NT non è??
A me viene sempre in mente quella pubblicità "ti piace vincere facile??" quando penso che sono i NT ad aver stabilito che chi non capisce i NT con le regole stabilite dai NT è patologico...
Essendo io a metà strada fra le due condizioni, credo di essere nella situazione ideale... e penso che un "troppo NT" possa far casino, in quanto a empatia, quanto e più di un asperger, se si trova a dovercisi relazionare... Ma allora non è che la "patologia" sta da entrambe le code della gaussiana, e non solo da una parte??
Spero si capisca cosa intendo...
Post edited by yugen on
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Commenti
Personalmente ho risentito parecchio della mia condizione di figlia "mediana" (cioè seconda di tre figlie), per cui per molte cose sono stata lasciata molto per i fatti miei. Poi ho sofferto parecchio perché mi mettevano in imbarazzo per alcune mie "carenze" (sempre stata imbranata, prendevo tutto alla lettera, etc.) mentre mi han sempre dato addosso per il mio essere sempre diretta, quindi spesso scortese. Certo mia mamma non si disperava perché facevo domande "strane", quello anzi è sempre stato valorizzato, e l'unico mio punto di forza.
Io riscontro spesso la mancanza di comprensione verso gli altri. Prima di criticare qualcuno penso sempre che avrà avuto le sue ragione, e cerco di "immedesimarmi" in quella persona. Noto però che la maggior parte delle persone tendono a giudicare negativamente chiunque non la pensi come lui. Per fare un esempio limite, da atea convinta e sicura della mia posizione, mi ritrovo sempre a difendere la logica dei cattolici (anche dei più, passatemi il termine, estremisti), proprio perché cerco di capire e comprendere la loro posizione, pur non condividendola. Non so però se questo è dovuto alla mia presunta, da me :P, "aspicità" (scusate l'orribile neologismo...).
Allora: i genitori CONTANO TANTISSIMO.
Io posso perdonare i miei genitori e i loro tanti errori.
Quand'ero bambino non si sapeva nulla dell'Asperger.
Oggi so che ci sono state, nella storia, intere generazioni si Asperger non riconosciuti.
Ad esempio, oggi approfondivo lo studio di Nicola Matteis, un violinista, io penso Asperger, del 600 inglese.
Ma come Matteis intere schiere e persone e individui Asperger non riconosciuti dalla società, nelle famiglie. Persone spesso rinchiuse in Ospedali o ridotte in povertà.
Non solo allora famiglie sbagliate. Ma anche Società sbagliate. Non lo sapevamo, la coscienza colpisce al cuore. E c'è così poco che possiamo fare... e quel poco è tantissimo.
Perdonare dove possibile. Era una società diversa. Ed è strano osservarla... No, non elenco gli errori dei miei genitori. Tutti gli errori sono stupidi e spesso lasciano, alla coscienza, una rabbia e una impotenza difficile da superare.
Fa male, malissimo, ricordare.
§
Posso dirti che ancora oggi mio Padre non capisce (non vuola capire) la mia Neurodiversità e il mio autismo Asperger.
Questo non accettarlo lo porta ad avere spesso con me crisi di rabbia, di grida, di urla. E' disperato della mia vita. NOn sa cosa fare.
E d'altronde la mia vita è cambiata, radicalmente, solo dopo aver incontrato, nei miei 36 anni, il mio primo amore. Prima, chiaramente, non era né pensabile, né immaginabile che accadesse.
§
Io so che tantissime mamme e tantissimi papà (sia un'esempio tra tutti Stefano) lottano e si informano e fanno tantissimo.
E questo amore, questa modernità, questa spinta, mi lascia, spesso, sempre, senza parole. E dunque cosa provo? FORZA GENITORI.
Mi viene in mente, davvero, di scrivere un elogio a tutti i genitori dei nostri "fratelli" piccoli Asperger. E delle nostre "sorelle" Asperger. Spesso persone meravigliose, capaci di voler imparare, capaci di dare il 101% per i loro figli.
UN vero atto d'amore per tutti i genitori che capiscono.
§
E una critica profonda per tutti i genitori che non vogliono capire né imparare...
Le classiche punizioni infantili su noi Asperger non funzionano.
Per il discorso sui genitori quoto quella che ha detto Susanna.
E' pur vero che due genitori NT che si trovano con il figlio asperger difficilmente riusciranno mai a capirlo veramente, capiterà che lo criticheranno (magari senza fare apposta), e lo sproneranno a 'cambiare'. Questo sarebbe l'errore peggiore perché non si può cambiare.
Io sono probabilmente AS e mio figlio mi pare abbia preso molti tratti da me e potrebbe essere AS anche lui, magari metà AS e metà NT. Io sono quella che lo capisce maggiormente, nonostante poi altri problemi e difficoltà che io ho. Il padre è NT e vedo che a volte non lo capisce, tipo quando vuole attaccare cavi in giro dappertutto (ha la fissazione dei cavi elettrici) o fa domande che per suo padre sono strane o difficili... così lui viene a farle a me e io rispondo perché non trovo niente di strano.
Ma tutte le persone attorno a noi, cioè gli esterni come la babysitter o persone che lo conoscono vedono che ha interessi particolari e diversi dai bambini della sua età, dicono che parla in maniera 'complessa' con parolone, ecc. Ecco se io fossi NT vedrei queste differenze e forse sarei preoccupata, e probabilmente cercherei di farlo 'cambiare'; cosa che invece non voglio fare proprio perché capisco di che diversità si tratta. Crescendo non so come andrà, se lui si chiuderà magari col padre avrà problemi.
(Vlad Țepeș)
- Non potrai aiutare nessuno se prima non impari ad aiutare te stesso -
ANTI-JANTELOVEN
Du skal ikke tro at du er noe.
Du skal ikke tro at du er like så meget som oss.
Du skal ikke tro du er klokere enn oss.
Du skal ikke innbille deg du er bedre enn oss.
Du skal ikke tro du vet mere enn oss.
Du skal ikke tro du er mere enn oss.
Du skal ikke tro at du duger til noe.
Du skal ikke le av oss.
Du skal ikke tro at noen bryr seg om deg.
Du skal ikke tro at du kan lære oss noe.