Spazio Asperger è attivo anche su Facebook.
Per raggiungere la nostra pagina con gli argomenti più discussi del giorno, news e immagini cercate "spazioasperger.it"
Per un gruppo indirizzato a ricerca e terapia cercate "Ricerca e terapia nello Spettro Autistico"
Per raggiungere la nostra pagina con gli argomenti più discussi del giorno, news e immagini cercate "spazioasperger.it"
Per un gruppo indirizzato a ricerca e terapia cercate "Ricerca e terapia nello Spettro Autistico"
Ciao! mi aiutereste per favore??
Innanzitutto grazie d'esistere! Qualche settimana fa ho scoperto il significato della parola Asperger e nel disperato tentativo di capire cosa fosse mi sono ritrovata a leggervi! Siete davvero una bella comunità virtuale e ci tenevo a ringraziarvi per il supporto che senza saperlo mi state dando! La prima cosa che voglio dirvi di me é che questa é la prima volta che scrivo in un forum e spero di non commettere troppi errori :) poi volevo chiedervi un consiglio perché nonostante esiste un'altissima probabilità che io sia aspie (ho un punteggio di 173 nel quiz e presento quasi tutte le caratteristiche) ho ancora molti dubbi e sento il bisogno di una diagnosi, ma non riesco proprio a dire ai miei genitori che mi sento un asperger. E dato che economicamente dipendo ancora da loro, anche se ho 23 anni, non so proprio come fare per andare da uno specialista (considerato anche il problema che dovrei spostarmi in un'altra regione per avere la diagnosi). Voi come avete fatto a dirlo agli altri prima di sapere se eravate davvero asperger? A me appena ci provo a dirlo mi si bloccano le parole in gola, anche se vorrei urlarlo al mondo che sono cosi per mia natura non per cattiveria (ps. Tutti in famiglia credono che io sia una str**za e che non me ne frega niente di loro ma non é affatto così) :-??
Taggata:
Accedi oppure Registrati per commentare.
Commenti
"Tutti in famiglia credono che io sia una str**za e che non me ne frega niente di loro ma non é affatto così"
Anch'io ero considerata così, soprattutto da mia madre.
Difficile che gli altri siano al corrente di cosa sia lo spettro autistico, a volte, o spesso, anche gli stessi professionisti della salute non conoscono realmente questa condizione.
Ma potresti parlare, ad esempio, delle tue difficoltà relazionali e del tuo desiderio di chiarirle per il tuo benessere, questo lo dovrebbero capire tutti, familiari compresi, è auspicabile.
L'ideale ovviamente, come già sai, è parlare con un professionista specificatamente preparato sull'argomento.
Ma, se questo non fosse possibile, puoi provare intanto a parlare con qualcuno del servizio di salute mentale, del servizio pubblico. Ci sono professionisti, informati e aggiornati che possono avere la capacità e la competenza per capire, e aiutarti a chiarirti, la "particolarità/diversità" della tua natura.
Ma non è detto che il professionista che incontreresti sia correttamente informato o preparato sull'argomento, questo lo devi mettere in conto per evitare eventuali delusioni.
(ma tanto se non dovesse andare bene non sei obbligata a proseguire gli incontri).
Per lo meno sarebbe un inizio.
Ciao @Smaila e benvenuta!
consiglio :
Chiedi a davide .
@ertimidone Chi è davide? Scusa ma sono nuova :)
Ps. Benvenuta.
mi dispiace confermare sempre la mia negativita' su questo argomento ma quoto quanto scritto da @Blu.
Certo sarebbe auspicabile che le persone vicine cercassero di comprendere le tue difficolta', invece di colpevolizzarti.
Ma non sempre e' cosi'.
Valuta bene.
Se il risultato del test di autodiagnosi e' cosi' alto, io mi preoccuperei prima di tutto di interpretarlo bene, di comprendere le singole aree interessate.
Per la diagnosi puoi fare una ricerca nella tua regione, non ovunque ma ci sono anche strutture pubbliche specializzate, o istituti collegati alla ricerca universitaria ai quali puoi rivolgerti gratuitamente o con un costo relativamente basso.
"... e proverò a trovare il coraggio di parlare con i miei..."
Se hai il desiderio di aprirti ma ti manca il coraggio (che è assolutamente comprensibile) pensa che non è che devi dire tutto e subito. Puoi semplicemente iniziare con piccole cose con cui il tuo disagio si manifesta (ad esempio, io quando sono particolarmente in crisi non riesco a mangiare, ho i muscoli contratti e doloranti, ho il ciclo sonno-veglia sregolato, dormo tanto, sono spossata, sento maggiormente l'ansia, ecc.)
Parlare di una singola, piccola manifestazione, ti permetterebbe di aprire un canale comunicativo ma senza esporti troppo e dovrebbe essere, in teoria, più facile da fare. Poi se vedi che i tuoi rispondono bene puoi approfondire/aggiungere piano, piano altri elementi, oppure fermarti se vedi che proprio non capiscono o capiscono male.
Ribadisco che eviterei di parlare apertamente di asperger, ora, con i tuoi genitori, eventualmente in futuro, forse.
Se senti il bisogno di farlo, inizia a parlare, gradualmente, delle tue difficoltà ma evitando di parlare di diagnosi (soprattutto ora) con persone che non conoscono il significato della diagnosi.
Il "lavoro" lo farai principalmente con te stessa con l'aiuto del professionista.
A quel punto anche la questione "genitori" potrebbe cambiare prospettiva e potrai valutarla e affrontarla più serenamente, rispetto a ora.